Chiesa di San Francesco Di Paola

Le origini della chiesa di S. Francesco di Paola, nata in onore della Madonna Annunziata, si situano tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, quando Militello era un feudo della famiglia Barresi. Si deve precisare, però, che un’altra chiesa dedicata all’Annunziata esisteva già in aperta campagna, nella contrada che oggi porta lo stesso nome, ma le continue liti che vi accadevano durante l’annuale pellegrinaggio dei vari fedeli, fra cui molti forestieri, indussero il barone Antonio Piero Barresi a fabbricare a sue spese una seconda chiesa, mentre quella vecchia cadde in abbandono e venne ribattezzata l’Annunziata grande (oggi è nota anche come Annunziata di fuori). Secondo la descrizione dello storico Pietro Carrera, al tempo di Giovanni Battista Barresi vi fu fatto il Portico con le sue colonne… quindi la chiesa fu accresciuta verso Ponente nell’anno 1536, mentre all’interno vi erano tre Cappelle fatte di certa pietra bianchissima. Infine il muro della Chiesa che guarda a mezzogiorno coperto dal portico fu dipinto di bellissime figure, rappresentanti la gloria del Paradiso con le pene del Purgatorio. Sempre nel XVI secolo fu affiancato alla nuova chiesa un convento che venne affidato ai Padri Domenicani. Nel 1613 questi ultimi rinunciarono alla loro sede, ritenendo di trasferirsi nel centro del paese, dato che anche la nuova Annunziata era, a quel tempo, fuori dell’abitato. Ad essi subentrarono i Frati Minimi di S. Francesco di Paola, i quali dedicarono la chiesa e il convento al loro santo protettore e fondatore. Essa fu parzialmente danneggiata dal terremoto del 1693 e l’eredità della ricostruzione rimane oggi nelle decorazioni tardo-barocche della navata e della facciata. Dopo il passaggio di mano del complesso, in seguito alla soppressione delle proprietà degli enti ecclesiastici (1866), il Comune cedette tutto alla Congregazione di Carità per adattare il convento a locale d’isolamento medico, che fu il preludio alla nascita dell’ospedale civico “Basso-Ragusa”. La chiesa invece è chiusa al culto da alcuni anni. Tutte le opere e i manufatti si conservano oggi presso il Museo San Nicolò. Fra essi si segnalano: un dipinto su tavola con l’Annunciazione di Maria (1552), che si deve a Francesco Frazzetto; una pala di Giovanni Battista Baldanza jr., che raffigura S. Isidoro agricoltore (1630); i settecenteschi paramenti dell’altare dell’Annunziata con il ricamo, in seta e oro, dello stemma della famiglia Branciforte. (P2619)

Pio Salvatore Basso


BIBLIOGRAFIA

Cenni storici sulle Chiese di Militello distrutte dal terremoto dell’11 Gennaio 1693, di don Giuseppe Scirè (Tipografia Ed. C. Riccioni, 1923); Guida al sistema museale “Sebastiano Guzzone”, di Autori Vari (Edizioni Il Minotauro, 2005); Guida turistica di Militello in Val di Catania, di don Mario Ventura (La Nuovagrafica, 1969); Militello dall’A alla Z, di Autori Vari (Biblioteca della Provincia Regionale di Catania, 2003); Militello in Val di Catania, di Autori Vari (Allegato alla rivista “Kalos. Luoghi di Sicilia”, n. 6, nov.-dic. 1996); Militello in Val di Catania, di Autori Vari (Il Garufi Edizioni, 2013); Militello in Val di Catania nella storia, di Mario Aurelio Abbotto (Edizioni Novecento, 2008); Piana di Catania (La) – Militello in Val di Catania, attrib. Giuseppe Pagnano (sta in: “L’Italia. Sicilia”, a cura del Touring Club Italiano, 2005); Museo di San Nicolò. Militello in Val di Catania, a cura di Claudia Guastella e Giuseppe Pagnano (Supplemento a “Etna Territorio” n. 12/1992); Monumento perduto a Militello Val di Catania (Un): La Chiesa di Maria SS. Annunziata, di Angela Patanè (sta in: “Agorà”, n. 47, gen.-mar. 2014); Relazione delle chiese e figure della Beata Vergine che sono in Militello, di don Pietro Carrera (1608; stampa Ediz. Comune di Militello V.C. – 1998); Storia di Militello, di don Salvatore Abbotto (inedito, 1957); Storia di Militello in Val di Catania, di don Mario Ventura (La Nuova Sicilia Editrice, 1953). ALTRE FONTI: Archivio Storico Comunale (carte sciolte, minute, relazioni, etc.).

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