Museo San Nicolò
Il museo d’arte sacra San Nicolò si sviluppa all’interno delle cripte della chiesa madre. I primi lavori di scavo nei sotterranei iniziarono nell’autunno del 1981, sotto la guida e la direzione progettuale dell’architetto Giuseppe Pagnano, e interessarono il transetto destro e gli antichi ipogei adibiti per le sepolture. Con la successiva inclusione degli ambienti della vecchia canonica, che si affacciano sul largo Don Biagio Giuseppe Bellino, Arciprete Parroco della chiesa Madre, che con lungimiranza volle e sostenne la realizzazione dell’opera, il museo assunse la veste definitiva. Esso venne inaugurato alla fine del 1985. All’interno è custodito un ingente patrimonio, costituito da argenti, dipinti, sculture, reliquiari, stampe devozionali e paramenti, oltre ad un importante archivio parrocchiale, proveniente dalla vecchia chiesa madre di S. Nicolò e dalle sette chiese filiali. In una cassettiera fa bella mostra di sé un pregevole piviale della prima metà del ‘600, a testimoniare l’importante patrimonio di paramenti sacri, fra cui il parato in damasco rosso con scene del martirio di S. Agata (sec. XVII); pianete e altri paramenti provenienti dalla chiesa del Calvario, dal monastero di S. Agata e dalla vecchia chiesa di S. Nicolò. Nelle altre sezioni del museo spiccano gli argenti della Confraternita del Santissimo Crocifisso al Calvario, tra cui un magnifico ostensorio del 1755; diversi calici, tra cui quello di S. Agata (XVII secolo), un turibolo seicentesco proveniente dalla chiesa di S. Francesco d’Assisi e il magnifico busto argenteo di S. Benedetto (1719). Fra le sculture e i dipinti si segnalano, prima di tutto, quelle provenienti dalla vecchia matrice: un seicentesco pulpito in noce con lo stemma di Militello, opera di Giovanni Battista Baldanza sr.; la statua di S. Leonardo, del 1601, opera di G. B. Baldanza sr., proveniente dal convento omonimo; un Cristo morto in pietra calcarea (XV secolo); un’acquasantiera con lo stemma dei Barresi (XVI sec.); un’altra acquasantiera con gli stemmi accorpati dei Barresi e dei Branciforte (XVI sec.). Inoltre: una Madonna di Trapani, (XVI sec.), una coppia di angeli ceroferari in legno del XVI secolo; una testa di Cristo in cera; due pale di Filippo Paladini: Attentato a S. Carlo Borromeo (1612), e Stimmate di S. Francesco (1614); tre opere di Giovanni Battista Baldanza jr. : S. Eligio, Madonna e S. Biagio, S. Isidoro Agricola (tutte della prima metà del ‘600), un altare ligneo decorato in oro con varie figure (della metà del seicento). Un grande simbolo della religiosità e della pietas che accompagna i riti della Settimana Santa a Militello è costituita dalla presenza, di recente acquisizione, dei cosiddetti “simboli del dolore” di Gesù, concessi dalla Arciconfraternita del SS. Crocifisso al Calvario. Si tratta dei tre chiodi , della corona di spine e del diadema che vengono utilizzati annualmente in occasione della rappresentazione della crocifissione del simulacro di Cristo. Completano la collezione del museo altri dipinti, lapidi, ex voto, una collezione di campane, matrici per la stampa, attrezzature tipografiche e la più antica raffigurazione cartacea dell’effige del SS. Salvatore (1811). Oltre alla custodia degli innumerevoli oggetti d’arte e di devozione popolare, il museo si caratterizza per una vivace attività di pubbliche relazioni, organizzando periodicamente mostre, convegni e iniziative varie, che hanno contribuito a fare di esso un importante punto di riferimento culturale. (P2619)
Pio Salvatore Basso
BIBLIOGRAFIA
Arcipresbiterale Matrice Chiesa di S. Nicolò in Militello ed il culto al Santissimo Salvatore Patrono della Città (L’), di Giuseppe Scirè Calabrisotto (Edizioni Novecento, 2008); Cenni storici sulle Chiese di Militello distrutte dal terremoto dell’11 Gennaio 1693, di don Giuseppe Scirè (Tipografia Ed. C. Riccioni, 1923); Chiesa Matrice di S. Nicolò in Militello (La). Alcune testimonianze storiche sulla sua ricostruzione (1693-1776), di Sebastiano Di Fazio (Parrocchia Matrice S. Nicolò – SS. Salvatore, 2005); Guida al sistema museale “Sebastiano Guzzone”, di Autori Vari (Edizioni Il Minotauro, 2005); Guida turistica di Militello in Val di Catania, di don Mario Ventura (La Nuovagrafica, 1969); Messinesi Palazzotto (I): protagonisti della ricostruzione di Catania post 1693, di Salvatore Maria Calogero (sta in: “Archivio Storico Messinese”, Periodico della Società Messinese di Storia Patria, n. 96 – 2015); Militello dall’A alla Z, di Autori Vari (Biblioteca della Provincia Regionale di Catania, 2003); Militello in Val di Catania, di Autori Vari (Allegato alla rivista “Kalos. Luoghi di Sicilia”, n. 6, nov.-dic. 1996); Militello in Val di Catania, di Pio Salvatore Basso (Comune di Militello in Val di Catania, 1993); Militello in Val di Catania, di Autori Vari (Il Garufi Edizioni, 2013); Militello in Val di Catania nella storia, di Mario Aurelio Abbotto (Edizioni Novecento, 2008); Piana di Catania (La) – Militello in Val di Catania, attrib. Giuseppe Pagnano (sta in: “L’Italia. Sicilia”, a cura del Touring Club Italiano, 2005); Museo di San Nicolò. Militello in Val di Catania, a cura di Claudia Guastella e Giuseppe Pagnano (Supplemento a “EtnaTerritorio” n. 12/1992); Storia di Militello, di don Salvatore Abbotto (inedito, 1957); Storia di Militello in Val di Catania, di don Mario Ventura (La Nuova Sicilia Editrice, 1953).
SITOGRAFIA
http://www.diocesidicaltagirone.it; http://www.santissimosalvatore.com.
SI RINGRAZIA LA DOTT.SSA FRANCA BARBANTI, DIRETTRICE DEL MUSEO S. NICOLO’, PER LA CORTESE E COMPETENTE COLLABORAZIONE ALLA STESURA DEL TESTO